Ieri l’assessore regionale Marco Falcone si è recato a Roma per capire cosa stesse ostacolando l’approvazione del project financing da 800 milioni di euro per la superstrada Catania-Ragusa visto che l’opera inizialmente era stata data per certa.
Il ragioniere generale dello Stato ha fatto sapere che il project financing presentato dalla società Scarl di Vito Bonsignore non convince sia i tecnici del ministero dell’Economia sia l’advisor internazionale incaricato dallo stesso ministero di valutare l’affidabilità bancaria del privato.
“Mit e Mef, e soprattutto il ministero delle finanza, hanno ancora molte perplessità sulla fattibilità del progetto presentato dalla Sarc –ha affermato l’assessore Falcone al giornale “La Sicilia“. – Hanno fatto realizzare uno studio da un advisor e l’esito non è stato positivo. In sostanza emergerebbe una non sostenibilità finanziaria dell’opera. Noi come Regione, lo voglio dire subito, abbiamo ribadito ai ministeri che siamo pronti a presentare un nostro piano di intervento, perché siamo convinti della strategicità di questa strada, che deve unire rapidamente e con la massima sicurezza due aree fondamentali dell’Isola”.
In effetti i problemi evidenziati dai tecnici del ministero dell’Economia sono reali. Primo fra tutti la possibilità di un rischio sanzione da parte dell’Unione Europea visto che non esisterebbe alternativa all’attuale Statale 514 che diventerebbe a pagamento con un pedaggio che si aggirerebbe sui 14 euro solo andata.
Altra questione è la mancanza di fiducia nei confronti del gruppo Bonsignore che non si è dimostrato affidabile per un’altra grande opera, la Orte-Mestre che non ha mai visto la luce.
Per l’assessore Falcone due potrebbero essere le soluzioni per sbloccare l’opera.
La prima potrebbe essere l’ingresso della Cas nel project financing presentato dalla società Scarl con una quota del 40%.
La seconda è che venga ceduto il progetto alla regione che verrebbe pagato con i fondi Sviluppo e Coesione. Servirebbe però una valutazione dell’Avvocatura dello Stato o del consiglio superiore dei lavori pubblici. La Regione a quel punto realizzerebbe l’opera da sola, riprogrammando le risorse europee.
Il ministro per il Sud Barbara Lezzi, nel pomeriggio, ha tenuto a precisare che:
“Il governo è più che convinto sulla necessità di portare avanti il progetto per la realizzazione dell’autostrada Ragusa-Catania, tanto che la questione sarà all’ordine del giorno del Cipe che si terra sicuramente agli inizi del mese di aprile. L’esecutivo si è impegnato a dirimere tutti i nodi di carattere finanziario per non far gravare i costi dell’opera sui cittadini che la percorreranno, al fine di realizzare una infrastruttura fondamentale per la sicurezza delle persone e per assecondare la crescita economico-imprenditoriale della Sicilia sud-orientale”.
In una nota il sindaco di Catania Salvo Pogliese ha fatto sapere:
“Auspichiamo che quanto affermato dal Ministro Lezzi sulla Catania -Ragusa venga finalmente trasformato in atti concreti al prossimo Cipe e si sblocchi un’opera irrinunciabile per lo sviluppo della Sicilia. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte appena un mese fa, peraltro, aveva definito “marginali e superabili” le difficoltà nell’iter di realizzazione della Catania-Ragusa, assumendo personalmente l’impegno a portare avanti il fattivo contributo di proposte dei sindaci dei comuni attraversati dal percorso autostradale e dal governo della Regione. Non è più tempo di rinvii ed è necessario che la realizzazione della Catania-Ragusa diventi finalmente prioritaria nell’agenda dell’esecutivo nazionale come ha nuovamente affermato oggi il titolare del dicastero alle infrastrutture Barbara Lezzi, dopo l’inaspettato nuovo stop di ieri a Roma, anche per smentire la diffusa impressione che, a oggi, il governo nazionale rivolga la propria attenzione solo alla rete autostradale del Nord trascurando quella più disagiata della Sicilia.”
L’opera progettata ha un asse lungo 68 chilometri, da Ragusa fino all’intersezione con l’autostrada Siracusa-Catania nel territorio di Lentini e prevede in parte l’ammodernamento delle vecchie arterie statali 194 e 514, con il raddoppiamento delle corsie e in parte nuove costruzioni, con 19 gallerie, 25 viadotti, 11 svincoli a livelli sfalsati.
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14 € per pagare un’autostrada così corta in una zona d’Italia a basso reddito non glie li darà mai nessuno. Diventerebbe una cattedrale nel deserto peggio delle brebemi…
In quest’opera utilizzano la statale come base per allargarla a 4 corsie quindi è una superstrada. Ergo, deve rimanere gratuita!
Se anche la facessero a pagamento trovando un’alternativa gratuita (che visto quei prezzi deve riuscire a reggere l’intero traffico veicolare senza sforzi), il valore commerciale del pedaggio non può superare i 2,50/3 € in base alla lunghezza del percorso altrimenti non la prenderebbe nessuno.
Nessuno in Sicilia può permettersi di pagare 14 euro per un centinaio di chilometri.
Completamente d’accordo con Patrizio Messina, una balla colossale questa del project financing che si reggerebbe su un pedaggio fuori dal normale. E così quindi si vorrebbe colmare il gap infrastrutturale della Sicilia? Prima ci fanno elemosinare per decenni per approvare un’infrastruttura e poi ci spremono per pagarla? Ma dove è finito lo Stato? Ecco il risultato di anni ed anni di dottrina neoliberista per cui ci hanno ben ammaestrato a pensare che lo Stato sia come una normalissima azienda, un’affermazione che quanto a falsità è paragonabile al geocentrismo! Detto questo, personalmente pur essendo assolutamente favorevole alle infrastrutture (più ce ne sono meglio è), non avrei messo in cima alle priorità il collegamento CT-RG in quanto potrebbe essere sopperito dal rapido completamento della CT-SR-GL con il contestuale raddoppio della CT-GL che sarebbe cento volte meno complicato ed oneroso della CT-RG. La CT-SR-GL passa proprio a due passi da Ragusa e sarebbe poco penalizzante inserire il traffico da Ragusa per Catania da Est passando per Siracusa ovvero da Sud passando per Gela. Non dimentichiamoci che Gela dovrebbe addirittura far parte della Città metropolitana di Catania e che il collegamento raddoppiato delle due città, e dei due mari, avrebbe ricadute positive enormi. Ripeto, ben venga anche la CT-RG ma non a queste condizioni.