Aree di attesa in caso di terremoto utilizzate come parcheggi

Nel corso del convegno “La pianificazione urbanistica sostenibile in zone ad altissimo rischio sismico: idee per i Piani Regolatori Generali di nuova generazione”, organizzato dal Lions Club Catania, si è discusso di soluzioni che possano ridurre gli effetti disastrosi causati da un evento sismico a Catania.

Gli studi sulla ciclicità dei terremoti affermano che in un prossimo futuro e con un’alta probabilità si verificherà a Catania un terremoto, di intensità simile a quello che la distrusse nel 1693, che provocherebbe la morte di oltre 150.000 abitanti. Il “sisma bonus“, agevolazione fiscale inserita nel testo della Legge di Bilancio 2017, che prevede interventi di adeguamento sismico degli immobili e delle attività produttive, è un importante strumento di prevenzione la cui attuazione tuttavia dipende dalla scelta autonoma dei singoli privati.

Nel corso del convegno si è discusso anche dell’importanza che i catanesi prendano coscienza del rischio reale che si verifichi un sisma. Ad esempio comprendendo l’importanza di non parcheggiare nelle “aree di emergenza e di attesa” .

Aree individuate dalla Protezione Civile, situate in prossimità di luoghi molto frequentati (come scuole od uffici), sono dedicate alla raccolta dei cittadini in caso di sisma. Catania è la città italiana con il più alto numero di auto rispetto al numero di abitanti, ad aggravare la situazione è stato stimato che, nel solo centro storico sono parcheggiate circa 2000 auto abbandonate e che tutte le piazze del centro storico, e in generale della città, sono adibite a parcheggio.

Liberare le aree di emergenza sarebbe un intervento doveroso, immediato ed a costo zero. Occorrerebbe un controllo maggiore delle forze dell’ordine, una campagna di informazione per sensibilizzare la popolazione ed una cartellonistica adeguata. Inoltre la creazione di una rete di percorsi ciclabili, potrebbe far comprendere che la bicicletta, oltre ai molti benefici che reca all’ambiente e alla salute, potrebbe essere anche l’unico mezzo utilizzabile in caso di sisma.

Nel 2011 a Tokyo, dopo il terremoto era impossibile utilizzare auto, mezzi pubblici e treni, mentre la bicicletta si è rivelato l’unico mezzo di trasporto efficiente. L’amministrazione di Catania ha il dovere di mantenere libere le aree di emergenza, di creare una rete di percorsi ciclabili e di realizzare parcheggi per biciclette custoditi, che potrebbero essere associati all’abbonamento alla Fce, all’Amt e alla Sostare.

Mobilità sostenibile Catania


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