Biglietto e abbonamento integrato metro-bus: determinante per la mobilità catanese

Nei prossimi mesi lo sviluppo infrastrutturale di Catania sarà finalmente tangibile, dopo anni di ritardi nella consegna delle opere, con la messa in esercizio delle tratte della metropolitana Galatea-Stesicoro e Nesima-Borgo; nel 2017 saranno dovranno anche entrare in servizio le stazioni in ambito urbano del passante ferroviario. Due infrastrutture che miglioreranno la mobilità della nostra città, a patto che siano implementate politiche tese all’incentivazione del trasporto pubblico a scapito di quello privato. 

Mobilita Catania accoglie nel proprio sito il comunicato di Viola Sorbello del gruppo Mobilità Sostenibile Catania, inerente all’integrazione tariffaria dei servizi gestiti da AMT, Ferrovia Circumetnea e Trenitalia.


 

Il centro storico di Catania sopporta livelli di traffico automobilistico al di sopra della normale tollerabilità. Il nocumento che ne deriva per visitatori, turisti ed operatori commerciali è sotto gli occhi di tutti. Ma sono soprattutto i residenti che soffrono tale situazione in modo diretto: infatti, il flusso di automobili che ogni mattina dall’hinterland si riversa al centro storico causa inquinamento acustico ed atmosferico, ingombra strade e marciapiedi e ne riduce drasticamente i livelli di vivibilità.
L’uso del mezzo privato è attualmente prevalente a discapito di quello pubblico e, se non si può negare un certo malcostume dei catanesi, la attuale ed incontrovertibile inefficienza dei mezzi pubblici ne è forse la causa principale.
Confidiamo nella apertura di nuove tratte della metropolitana a patto che queste siano affiancate dalla adozione di misure complementari. Viceversa il rischio è che rimanga invariato il livello del traffico perché potrebbe rimanere sempre più comodo per i cittadini metropolitani spostarsi in auto.
In attesa che l’amministrazione comunale si decida ad attuare un piano urbano del traffico che affronti in modo programmatico e complessivo il problema, riteniamo che si debba agevolare la cosiddetta intermodalità. Ossia la possibilità di spostarsi usando più sistemi di trasporto nell’area metropolitana.

In tutte le città europee ormai da diverso tempo è in vigore un sistema di “abbonamento integrato” fra diversi servizi di trasporto pubblico. Tale facilitazione si è rivelata determinante per spingere i cittadini ad abbandonare il trasporto privato a favore di quello pubblico.
Una realtà urbana complessa e popolosa come la nostra non può rimanere indietro. Soprattutto considerando che la realizzazione di progetti di integrazione nonché l’attuazione di agevolazioni e sconti a favore di categorie di lavoratori, ordini professionali, impiegati di enti pubblici e privati, richiederebbe solo un po’ di buona volontà, di coordinamento fra i gestori dei diversi servizi pubblici di trasporto mentre non comporterebbe impegni di spesa di rilevante entità. Anzi, se ben attuata, potrebbe fruttare maggiori entrate ed una maggiore fidelizzazione dell’utente per entrambe le aziende.
Ci aspettiamo che gli enti destinatari della nostra istanza possano lavorare proficuamente in questi mesi così che, con l’apertura della nuova tratta della metropolitana “Galatea-Stesicoro”, prevista per il mese di dicembre (e della tratta Nesima-Borgo attesa per febbraio 2017), si possa già contare sulla possibilità di un abbonamento annuale (o mensile) integrato.

Si può pensare anche alla integrazione con i trasporti extra urbani, in accordo con le amministrazioni locali coordinate dal nostro sindaco metropolitano, ed in vista del Passante Ferroviario anche ad un protocollo d’intesa con Trenitalia in attuazione di un percorso serio e ragionato di mobilità più efficiente e più ecologica che renda più vivibile, finalmente, il centro storico e che costituisca un vantaggio economico e sociale per i cittadini.


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