Inchiesta rifiuti, Legambiente: “un sistema corrotto alla base dell’inefficienza del settore”

Sull’inchiesta Garbage Affaire condotta dalla Dia e dalla Procura di Catania arriva la posizione di Legambiente Sicilia, che evidenzia come il sistema di corruzione sia la causa dei livelli di inefficienza del settore.


 

“Un plauso alla Dia ed alla Procura di Catania, le cui indagini hanno fatto emergere un quadro inquietante nella gestione dei rifiuti nel capoluogo etneo”. Ad affermarlo Viola Sorbello, presidente di Legambiente Catania, che continua: “Un sistema di corruzione, che vede coinvolti funzionari del Comune in posizioni apicali ed imprenditori, che contribuisce a spiegare il drammatico dato dell’Ufficio speciale della Regione Siciliana secondo cui la raccolta differenziata a Catania è ferma solo al 10 per cento.

“Purtroppo i fatti di Catania – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – ribadiscono che la battaglia contro ecomafie e contro atti criminali che creano un danno all’ambiente e alla salute dei cittadini, si gioca soprattutto al Sud”.

E su questo tema la Legambiente non abbassa la guardia come dimostra l’evento organizzato dal circolo di Catania che, sabato 24 marzo, alla presenza di Luca Ramacci, magistrato già impegnato nella formulazione della normativa sugli ecoreati, e di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, vedrà la Procura etnea, l’Università e la società civile confrontarsi sulla legge 68/15 contro ecomafie ed ecocriminalità.

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