Cavalcavia Tondo Gioeni, la risposta di Sebastiano Arcidiacono

Ieri vi abbiamo proposto le dichiarazioni dell’Ing. Luigi Bosco, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Catania all’epoca dell’abbattimento del cavalcavia. Oggi, alla redazione di Mobilita Catania, ci arrivano le dichiarazioni di Sebastiano Arcidiacono, Vice Presidente vicario del Consiglio Comunale. Anche queste le sottoponiamo al giudizio dei lettori, riportandole testualmente:

“Proprio mentre la città affonda nelle classifiche nazionali per la qualità della vita dei suoi  abitanti, assistiamo al nuovo affannoso tentativo del sindaco Bianco -mandante dell’intervento di ieri su questo giornale dell’ex assessore comunale e regionale alle  infrastrutture Luigi Bosco- di scansare le responsabilità sull’inferno quotidiano del Tondo Gioeni, intasato dalle auto, quattro anni e mezzo dopo il nefasto abbattimento del Ponte, avvenuto tra flash di fotografi e dichiarazioni roboanti per il proditorio atto che si stava compiendo.

E per tentare di giustificare il disastro, si torna a chiamare in causa la mia precedente esperienza di assessore ai lavori pubblici citando impropriamente una nota interna del 2011(!) usata maldestramente come scudo per attenuare le responsabilità di un fallimento politico e amministrativo, che sul Tondo Gioeni per la giunta Bianco sono dirette, concrete e attuali. Siamo di fronte all’ennesimo tentativo del sindaco Bianco di manipolare la comunicazione sfidando la realtà dei fatti con fake news come quella che fu la giunta Stancanelli a volere l’abbattimento del Ponte. Falso.

Parlano chiaramente gli atti prodotti: l’amministrazione Stancanelli, di cui ho fatto parte fino all’ottobre 2012, già nella conferenza dei servizi del 29 marzo 2011 aveva chiaramente espresso la volontà di conservare il manufatto anche sulla scorta di un approfondito studio progettuale dell’Università che aveva avvalorato la tesi del mantenimento del sovrappasso sulla circonvallazione.

Un orientamento mantenuto fermo dalla giunta del sindaco Stancanelli che con delibera n. 420 del 19 luglio 2012 cristallizzò l’adeguamento del progetto originario, prevedendo il mantenimento del cavalcavia e i tre livelli di scorrimento del traffico veicolare. Dall’altra parte, invece, il sindaco Bianco e la sua giunta prima nella seduta del 19 luglio e in quella successiva del 31 luglio 2013 con la delibera n.68 si determinarono per la demolizione del Ponte, provvedendo a revocare il precedente orientamento del sindaco   Stancanelli che manteneva il cavalcavia ricorrendo a una nuova gara d’appalto. Questi i fatti del passato, utilizzati da Bianco – responsabile ed istigatore politico – come strumento di propaganda. La realtà quella vera anche quella attuale, però, smentisce Bianco e la sua squadra, visto che sul Tondo Gioeni in quattro anni e mezzo ha prodotto solo scelte sbagliate come realizzare una fontana-mausoleo invece di creare un’alternativa credibile al traffico sulla circonvallazione.

Anche a fronte di ciò appare insensato e politicamente fragile addossare le proprie responsabilità al passato come fa il sindaco Bianco, mostrando in questo modo di non avere né le energie né il coraggio di rivendicare le proprie autonome decisioni di un brutto spettacolo che per fortuna volge al termine”

                                                     Sebastiano Arcidiacono

                               Vice Presidente vicario del Consiglio comunale

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2 Thoughts to “Cavalcavia Tondo Gioeni, la risposta di Sebastiano Arcidiacono”

  1. Orazio

    Veramente l’abbattimento fu deciso ben prima che si insediasse Bianco! Poi quali alchimie combino’ Stancanelli prima delle elezioni ce lo potrebbero dire i suoi sodali.

  2. Arcidiacono, allora fate qualcosa voi, portate avanti una soluzione e cercate di accaparrarvi la fiducia che occorre, per le prossime elezioni, che di sicuro questo attuale siNNaco, si scorderà di vincere!la gente non è cretina, e giorno dopo giorno, vive sulla strada lo scempio di una giunta disastrosa!

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