Entro metà 2018 il potenziamento del BRT: un milione e mezzo dai fondi PON METRO

Il Programma Operativo Nazionale (PON) “Città Metropolitane 2014 – 2020”  è stato adottato dalla Commissione europea con “Decisione C (2015) 4998 del 14 luglio e può contare su una dotazione finanziaria pari a oltre 892 milioni di euro di cui 588 milioni di risorse comunitarie: 446 a valere sul Fondo di Sviluppo Regionale; 142 sul Fondo Sociale Europeo FSE; 304 milioni di cofinanziamento nazionale.

La città di Catania dispone di 91.895.333,67 euro di risorse, comprensive delle premialità conseguenti al raggiungimento degli obiettivi di spesa previsti e dell’assistenza tecnica.

Le azioni previste nell’Asse II con il PON METRO riguardano:

  • Il potenziamento del sistema di trasporto pubblico urbano mediante implementazione della flotta con mezzi di ultima generazione ad alta efficienza energetica;
  • La realizzazione di una Centrale di infomobilità per la gestione del traffico veicolare in ambito urbano;
  • L’implementazione di percorsi dedicati per i mezzi del TPL e riqualificazione dei nodi di interscambio;
  • Ampliamento della rete ciclabile urbana in coerenza con il PTGU;
  • L’efficientamento energetico di edifici pubblici.

Per quanto riguarda la mobilità, gli interventi prevedono anche la creazione di corsie di autobus protetti con cordoli (compreso il potenziamento di quelli esistenti).

Per quanto riguarda il BRT1, allo stato attuale la linea non riesce più a garantire l’efficienza che la aveva caratterizzata nella prima fase per diverse ragioni, tra cui spiccano alcune modifiche infrastrutturali alle sedi viarie interessate ed una diffusa necessità di integrazioni al cordolo lungo il percorso.

Il PON Metro prevede un potenziamento della linea BRT1, con un investimento di circa 1.500.000 euro, che riguardano la ridefinizione dell’intersezione con la via Petraro e con il viale Andrea Doria interessati, nel passato, ad importanti interventi di modifica all’assetto viario effettuati dal Comune di Catania sul “nodo Gioeni”.

Verranno, quindi, ridefinite le intersezioni stradali con l’inserimento di nuovi impianti semaforici a priorità comandati dai trasponder a bordo degli autobus che permetteranno anche di tornare ad utilizzare circa 650 metri di corsia protetta lungo la via Passo Gravina attualmente non fruibili.

Per quanto riguarda il potenziamento delle corsie protette, esso riguarda in particolare l’integrazione di cordoli (nelle tratte dove non sono presenti), il potenziamento e l’adeguamento strutturale della pavimentazione stradale e dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche (insufficienti e non adeguati a carichi pesanti). Detti interventi riguarderanno in particolare via Sant’Euplio, via Muscatello, via Ala, viale Alexander Fleming e via Santa Sofia.

Il PON Metro prevederebbe, inoltre, fondi per nuovi cordoli per nuove linee di BRT, ma difficilmente verranno utilizzati poiché non sembra esserci l’intenzione, da parte dell’amministrazione comunale, di istituire nuove linee di bus a transito rapido.

I lavori di potenziamento del BRT1 dovrebbero iniziare a breve e concludersi entro la metà del 2018.

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One Thought to “Entro metà 2018 il potenziamento del BRT: un milione e mezzo dai fondi PON METRO”

  1. La corsia protetta in via S. Sofia non serve a niente se non a creare ingorghi, stesso discorso per via Passo Gravina. Le corsie riservate servono solo in centro dove il traffico è molto più elevato e gli spazi più angusti. Passare da due corsie libere ad una riservata più una libera ha avuto il solo effetto di rallentare inutilmente il traffico. Quando c’erano due corse non riservate non c’era alcun rallentamento né per le auto né per gli autobus, si è speso denaro pubblico inutilmente. D’altronde la logica e la matematica parlano chiaro, riservare una corsia al solo passaggio di meno di dieci autobus l’ora quando vi potrebbero passare miglia di veicoli è uno spreco che certamente non incentiva all’uso del mezzo pubblico ma provoca solo inutili ingorghi con conseguente inquinamento e perdita di tempo. Si ritorni alle due due corsie libere, la puntualità del BRT non ne risentirebbe.
    Anche il restringimento della circonvallazione ad una sola corsia tra città universitaria e via S. Sofia è ridicolo, è la circonvallazione di una metropoli non di un paese di campagna. Essendo consapevoli dell’assurdità di quanto realizzato hanno rimosso i cordoli per consentire a tutti di invadere la corsia degli autobus ma lasciando la segnaletica di corsia riservata, incentivando l’illegalità, rimuoverla del tutto sarebbe una decisione di buon senso.

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