La metropolitana di Catania triplica gli utenti in attesa degli imminenti sviluppi della linea

Lo sviluppo della linea metropolitana di Catania mostra i primi inconfutabili risultati in termini di utilizzo: con le recenti aperture delle tratte Galatea-Stesicoro e Nesima-Borgo il traffico degli utenti è aumentato sostanzialmente.


Un notevole risultato è quello registrato durante il primo semestre del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016, in termini di viaggiatori trasportati a bordo della Metropolitana di Catania.
Durante il semestre appena terminato, i fruitori del servizio metropolitano sono stati 1.320.000 con un incremento del 323%.

Negli scorsi mesi Ferrovia Circumetnea ha implementato un servizio di bus-navetta che collega le frazioni di Lineri e Montepalma con la stazione di Nesima, un servizio analogo è attivo da giugno anche per il comune di Belpasso: la metropolitana di Catania diventa quindi asse portante della mobilità del territorio catanese.

Il bacino di utenza della linea potrebbe aumentare ulteriormente grazie al servizio navetta che nei prossimi mesi dovrebbe servire la stazione Milo, collegandosi alla Cittadella Universitaria e più a nord con il parcheggio Santa Sofia. In questo senso è auspicabile da parte di AMT, una rimodulazione delle linee autobus.

La valenza strategica dell’infrastruttura è enorme e lo sviluppo della linea non si ferma.

Il piano di espansione della Ferrovia Circumetnea prevede l’estensione della linea metropolitana in modo da collegare Paternò, grosso centro pedemontano, allo scalo aeroportuale di Fontanarossa, passando per il centro di Catania. La linea avrà così una lunghezza di circa 30 chilometri.

Sono attualmente in corso i lavori di realizzazione della tratta Nesima-Monte Po con la stazione intermedia Fontana, aggiudicati alla CMC di Ravenna: la conclusione dei lavori e l’entrata in esercizio è prevista entro la primavera dell’anno prossimo. La stessa impresa, intanto, sta attualmente allestendo il cantiere per la realizzazione del nuovo tunnel da Stesicoro a Palestro, che rientra nella tratta più estesa Stesicoro-Aeroporto per la quale, entro quest’anno, dovrebbero completarsi tutte le pratiche per poter accedere ai finanziamenti e, quindi, appaltare e poter completare l’intera tratta Stesicoro-Aeroporto entro il 2024.

Si procede a tappe forzate anche per i successivi sviluppi della linea. La tratta Monte Po-Misterbianco Centro ha ricevuto la totale copertura finanziaria per la realizzazione: il costo dell’intero intervento è di 124 milioni di euro, già finanziato per 80 milioni con risorse del Programma Operativo Regionale (POR) Fesr 2007-2013 e per 40 milioni di euro dal Piano operativo MIT di attuazione della programmazione Fsc 2014-2020. A questo punto, non appena sarà pubblicata la delibera, la Ferrovia Circumetnea potrà procedere alla pubblicazione del bando di gara.

Nel frattempo, la Ferrovia Circumetnea ha aperto la procedura per le indagini relative alla progettazione preliminare della tratta di metropolitana Misterbianco-Paternò (Ardizzone).


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3 Thoughts to “La metropolitana di Catania triplica gli utenti in attesa degli imminenti sviluppi della linea”

  1. kubu

    Ottimo! A quando un progetto di collegamento con i paesi pedemontani? Etnarail è stato abbandonato? Quello credo solleverebbe finalmente la città da flussi veicolari importanti

    1. rossoazzurro095

      Sono d’accordo. Più che l’Etnarail, a mio modesto parere andrebbe realizzata una nuova linea metropolitana che collega Catania con i comuni dell’hinterland (Gravina-Battiati-Tremestieri-Pedara-Nicolosi-Mascalucia-S.Pietro Clarenza) e S. Giovanni Galermo, un’area che conta oltre 200 mila abitanti, densamente popolosa e da dove proviene gran parte del traffico veicolare in entrata nella città.

  2. carmeloprivitera

    Concordo pienamente. La metropolitana pesante, anche se notevolmente più costosa, secondo me resta la soluzione più fattibile, anche perchè la nostra città non ha strade sufficientemente larghe al punto giusto da porter realizzare la metro sopraelevata. Stessa cosa per i paesi vicini, le strade di collegamento sono strette.

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