La metropolitana di Catania “si fa grande”: 700 mila utenti nei primi 4 mesi, in attesa delle nuove tratte

Lo sviluppo della linea metropolitana di Catania mostra i primi inconfutabili risultati in termini di utilizzo: con le recenti aperture delle tratte Galatea-Stesicoro e Nesima-Borgo il traffico degli utenti è aumentato sostanzialmente.


Un notevole risultato è quello registrato durante il primo quadrimestre del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016, in termini di viaggiatori trasportati a bordo della Metropolitana di Catania: durante il quadrimestre appena concluso, i fruitori del servizio metropolitano sono stati 704.664 mentre l’anno scorso furono 214.143.

A partire dal 15 maggio anche i cittadini delle frazioni di Misterbianco, Lineri e Montepalma, potranno con più facilità utilizzare il servizio metro, grazie all’accordo tra la dirigenza FCE e il comune per l’implementazioni di navette gratuite. Il bacino di utenza della linea potrebbe aumentare ulteriormente grazie al servizio navetta che nei prossimi mesi dovrebbe servire la stazione Milo, collegandosi alla Cittadella Universitaria e più a nord con il parcheggio Santa Sofia. In questo senso è auspicabile da parte di AMT, una rimodulazione delle linee autobus.

La valenza strategica dell’infrastruttura è enorme e lo sviluppo della linea non si ferma.

Sono attualmente in corso i lavori di realizzazione della tratta Nesima-Monte Po, con la stazione intermedia Fontana, che permetterà di raggiungere facilmente il nuovo ospedale Garibaldi, essendone direttamente collegato; la conclusione è prevista per la primavera del 2018.

A fine dicembre dello scorso anno è stata inoltre consegnata all’impresa aggiudicataria CMC, la stessa della tratta Nesima-Monte Po, l’area di cantiere che porterà la linea metropolitana fino a Palestro.

Per quanto concerne i prossimi sviluppi in ambito urbano, sono di prossima realizzazione due ulteriori fondamentali tratte (Stesicoro-Aeroporto, lunga 6,8 km con 8 stazioni, e Nesima-Misterbianco Centro, lunga 3,8 km con 4 stazioni), lunghe complessivamente 10,7 km, che consentiranno di collegare il centro di Catania con i quartieri periferici posti al margine sud-ovest e nord-ovest della città densa, nonché con l’Aeroporto di Fontanarossa ed il centro urbano di Misterbianco. I progetti relativi ad entrambe le tratte sono stati approvati e sono stati affidati i lavori relativi ai primi due lotti.

Programma di sviluppo della linea metropolitana di Catania
Programma di sviluppo della linea metropolitana di Catania

Le potenzialità della metropolitana di Catania si stanno finalmente esprimendo appieno, nonostante alcuni nodi da risolvere. Le stazioni della nuova tratta Nesima-Borgo, comprendente le stazioni intermedie di Milo, Cibali (non ancora in esercizio) e San Nullo, hanno degli oggettivi problemi di accessibilità e connessione pedonale, risolvibili solo attraverso un’attenta pianificazione.

Anche la mancata integrazione tariffaria tra i differenti servizi di trasporto pubblico è una limitazione al pieno sviluppo dell’infrastruttura: un nodo che potrà essere risolto solo attraverso il coordinamento tra le aziende gestori.

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One Thought to “La metropolitana di Catania “si fa grande”: 700 mila utenti nei primi 4 mesi, in attesa delle nuove tratte”

  1. rossoazzurro095

    E’ normale possa avere successo, adesso sembra davvero una metropolitana degna di tale nome. Peccato per la fermata di Cibali che purtroppo non è ancora in esercizio, che a detta di molti sarebbe inutile, ma non credo perché serve un quartiere abbastanza periferico. Chissà quando verrà aperta al pubblico, magari si spera entro la fine di quest’anno.

    Inoltre più che pensare a realizzare una linea metro fino a Paternò, perché non pensare a progettare una seconda linea della metro catanese con una tratta che parta dalla piazza Risorgimento e che preveda stazioni in strade e piazze come il corso Indipendenza, il viale Mario Rapisardi, piazza San Luigi, piazza S.M. di Gesù, piazza Roma, viale XX settembre, piazza Trento e piazza Verga. In quest’ultima, invece di realizzare l’Etnarail, vi si realizza un interscambio per una terza linea che collega Catania con i comuni dell’hinterland e la frazione di S.G. Galermo, che attraversi nell’ordine Canalicchio-Trappeto-S.G. La Punta-Pedara-Tremestieri-S. A. Li Battiati- Gravina- Mascalucia-S.P. Clarenza-S.G. Galermo.

    Due linee della metropolitana come quelle avrebbero moltissimi viaggiatori in quanto attraverserebbero aree densamente popolose. Non sono un ingegnere esperto di trasporti e magari avrò scritto castronate, però mi piacerebbe che Catania e il suo hinterland fossero all’avanguardia nel trasporto pubblico.

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