FOTO | Dubbi sulla collocazione delle bancarelle dei torronai e dei dolciumi

Le concessione degli spazi ai torronai e ai venditori di dolciumi è una delle questioni più annose della festa di Sant’Agata: le bancarelle nonostante siano autorizzate occupano marciapiedi, strisce pedonali e fermate degli autobus | FOTO


Tutto pronto in città per onorare Sant’Agata: luminarie accese, candelore in giro per le strade, persino metal dector all’ingresso della Cattedrale. Tra sacro e profano i cittadini sono in fermento in attesa di accogliere la patrona.

Migliaia di catanesi affollerano il percorso Agatino, ordine e sicurezza sono quindi gli aspetti più delicati da garantire per lo svolgimento della festa.

Una delle questioni più annose è stata quella delle concessioni degli spazi ai torronai e ai venditori di dolciumi. L’Amministrazione comunale ha ribadito il “no” all’installazione temporanea delle bancarelle in piazza Università, predisponendo insieme alla Protezione Civile dei luoghi alternativi nelle strade adiacenti e limitrofe; da quest’anno inoltre è fatto divieto l’utililizzo di bombole gpl per la preparazione degli alimenti.

La vendita dei dolciumi tipici rappresenta una tradizione da preservare e indubbiamente un’opportunità  per i commercianti; tuttavia non possiamo esimerci dall’esprimere alcune perplessità riguardo le modalità con cui le postazioni mobili sono state installate.

Sono regolarmente autorizzate le bancarelle posizionate agli angoli dei Quattro Canti– l’ordinanza prescrive ai commercianti delle due installate all’inizio della salita la rimozione prima del passaggio del Fercolo- inoltre sono regolari anche quelle antistanti la villa Bellini e sotto la statua di Garibaldi, come anche le postazioni in piazza Cavour.

Ciononostante la collocazione è oggettivamente invasiva in tutti questi casi sopracitati, come dimostrano chiaramente le foto.

Marciapiedi e strisce pedonali risultano totalmente occupati, nonostante il Codice della Strada prescriva:

nei centri abitati  l’occupazione di marciapiedi da parte di chioschi, edicole od altre installazioni può essere consentita fino ad un massimo della metà della loro larghezza, purché in adiacenza ai fabbricati e sempre che rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di 2 metri. Le occupazioni non possono comunque ricadere all’interno dei triangoli di visibilità delle intersezioni.

Art. 20. Occupazione della sede stradale.

Chi si muove a piedi è quindi costretto a condividere la carreggiata con i veicoli; addirittura in piazza Cavour le postazioni sono state installate sulle fermate degli autobus, con il risultato che i dolciumi si impregneranno dei gas di scarico degli autobus.

Capitolo a parte il decoro: l’ordinanza comunale non prescrive omogeneità di colori delle bancarelle, inoltre la collazione di una postazione sotto la statua di Garibaldi è quantomeno inopportuna.

I problemi di ordine e decoro potrebbero essere arginati con un regolamento apposito che prescriva degli stand omogenei, inoltre la concessione degli spazi non dovrebbe nemmeno interferire con la mobilità pedonale. Ma per far ciò occorre tanta volontà.

 

 

 

 

 

 

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